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Controlli Usl 15 nei centri estetici Metà non è a norma

CAMPOSAMPIERO. Uno su due degli apparecchi abbronzanti in uso nei Centri estetici e nei Saloni dell’Alta Padovana non era a norma. Lo ha rivelato un’indagine congiunta Usl 15, Cna e Upa del 2013: un progetto pilota, il primo nel Veneto, che altre Usl sono pronte a mutuare. Incidono maggiormente sulle non conformità le docce solari a bassa pressione (78%), i lettini solari misti (52%) e le poltrone ad alta pressione (33%). Nel corso dell’indagine sono emerse altre problematiche: 70 apparecchiature abbronzanti (il 22%) erano sprovviste del manuale d’uso fornito dal costruttore, 62 centri estetici (il 42%) non avevano adeguata cartellonistica, 104 (il 71%) non possedevano le schede personali per i clienti, 20 apparecchiature abbronzanti (il 6%) non avevano la marchiatura Ce. In totale sono stati 181 i centri estetici ispezionati dal Sisp (Servizio igiene e sanità pubblica), 23 i cessati, 4 sono stati sospesi, 8 hanno dovuto dismettere il solarium. Il Sisp ha emesso 89 proposte di ordinanza del sindaco del Comune di competenza e 33 richieste di aggiornamento della documentazione. «Il 90% dei tumori della pelle è dovuto ai raggi Uv», ha spiegato Anna Pupo, responsabile Sisp. «Prima dei 35 anni il rischio di chi si sottopone a sedute abbronzanti sale al 75%. Per questo è importante che i macchinari siano a norma». Durante i controlli non sono state rilevate situazioni igieniche carenti . Legato al tema della salute pubblica c’è quello dell’abusivismo. Per questo motivo la Cna si è fatta parte attiva nel sottoscrivere un protocollo con la Federazione del Camposampierese. «La cura della persona necessita di tutte le carte in regola», ha detto Matteo Rettore, presidente della Cna di Padova, «per questo abbiamo stretto un accordo con i vigili per contrastare l’abusivismo». Al convegno erano presenti numerose titolari di centri estetici e saloni, che hanno ascoltato con interesse dati e proposte. (g.a.)

fonte della notizia:

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/03/25/news/controlli-usl-15-nei-centri-estetici-meta-non-e-a-norma-1.8921941

Chiarimento DM10 Solarium

- Tiziana Angelazzi (Responsabile Confartigianato Estetica)
- Anna Parpagiolla (Presidente Confartigianato Estetica )
- Danilo Garone (Responsabile Cna Benessere e Sanita’)
- Brigida Stomaci (Vice Presidente Cna Benessere e Sanita’ )
- Sandra Landoni (Confartigianato Estetica Lombardia)
- Agnese Latini (Confartigianato Estetica Marche)
- Pierluigi Marzocchi (Confartigianato Estetica Toscana)


Oggetto: Nuovo decreto Interministeriale nr. 110/2011 del 12 maggio 2011
Oggetto: Adeguamento apparecchiature elettromeccaniche di cui alla scheda tecnico-informativa n. 7 (solarium per abbronzatura)
Rif.: CONVEGNO SEMINARIO DEL 4 LUGLIO 2011 (Confartigianato Imprese)
Relatori: Avv. Claudio Venghi - consulente legale confartigianato Lombardia
Sandra Landoni - presidente Gruppo Regionale estetiche Confartigianato Lombardia


Con riferimento ai numerosi quesiti pervenuti circa l’attuazione delle modalita’ atte ad ottemperare agli obblighi previsti dalla
scheda tecnica n. 7 (SOLARIUM PER ABBRONZATURA, di cui al decreto interministeriale n. 110/2011) riportiamo a titolo di chiarimento
quanto indicato da Confartigianato imprese nel convegno del 4 luglio 2011.


Inparticolare riportiamo esattamente quanto indicato nella documentazione rilasciata a tutti i partecipanti al convegno:


- obblighi e responsabilita’: le normative che disciplinano l’attivita’ di estetica e il recente decreto attrezzature
- Avv. Claudio Venghi - Consulente legale confartigianato Lombardia.

Guida alla lettura del decreto:


“La novita’ piu’ rilevante, quanto a diffusione di utilizzo, riguarda le apparecchiature abbronzanti che dovranno avere
un’emissione massima di 0,3W/mq. A tale riguardo si forniscono le seguenti indicazioni: occorre verificare che l’apparecchiatura utilizzata rientri nella normativa dello 0,3W/mq, come stabilito della scheda n. 7 (allegato 3) e cio’ dopo eventuali modifiche tecniche quali ad es. cambio lampadine blu, lastre acrilico, filtri, ecc.
Il produttore e solo lui puo’ rilasciare una certificazione della macchina, ma cio’ che conta in realta’ non e’ la certificazione
della macchina, ma un certificato di irradianza rilasciato o dallo stesso produttore oppure da aziende qualificate del settore che
certifichi il rispetto dei nuovi limiti di legge portati dal Decreto, dopo aver rilevato le dovute misurazioni con strumento idoneo a tale scopo.
E’ bene infatti chiarire come, al di la’ della certificazione del produttore, gli organi competenti (ASL/ARPA) verificheranno che
l’emissione della macchina non superi il nuovo limite e che tale circostanza sia stata certificata dal produttore ovvero da personale
o aziende qualificate. L’eventuale modifica dell’apparecchiatura esistente in adeguamento ai nuovi limiti potra’ essere commissionata
certamente al produttore, cioe’ all’azienda che ha materialmente costruito il macchinario, oppure anche ad aziende specializzate del settore che siano in grado di garantire e certificare l’emissione dei nuovi limiti”.


Cogliamo l’occasione di questa comunicazione per ringraziare Confartigianato imprese che, con il sopracitato chiarimento ha
sostanzialmente contribuito a rafforzare quanto gia’ espresso in proposito dai legali dei ns.distributori, dai consulenti di GROLIER ITALIA, nonche’ dal CEI.

Certi di aver contribuito a far chiarezza su questo argomento
porgiamo distinti saluti.