I principali sintomi dell'influenza 2014, scopriamo insieme come prevenirla in base a studi scientifici.
L'influenza di quest'anno svanirà verso la fine di marzo, c'è da precisare che questo tipo di virus non desta particolari preoccupazioni, nonostante secondo l'Istituto Superiore della Sanità sono ben due milioni e mezzo gli italiani a letto con la febbre.
Sintomi influenza 2014
Il 60% dei casi ha contratto il virus A, che si manifesta con febbre per i primi 3/5 giorni, mal di gola, raffreddore, mal di testa e debolezza generale. Mentre il 25% dei casi ha contratto il virus intestinale, che si manifesta con vomito e casi sporadici di dissenteria.
Molti di voi si chiederanno perché l'influenza colpisce maggiormente nella stagione invernale. Vediamo di fare un po' di chiarezza. Molti studi sono stati condotti dal medico inglese R. Edgar Hope-Simpson dai quali è emerso che l'influenza si manifesta quando la vitamina D inizia a diminuire nel nostro organismo e questo avviene durante l'inverno.
La vitamina D, andrebbe a stimolare i globuli bianchi a concepire una sostanza chiamata catelicidina, che ha la capacità di annientare i processi morbosi quali: virus, funghi, batteri e addirittura la tubercolosi; inoltre c'è da precisare che la vitamina D, è in grado di riconoscere gli organismi che aggrediscono il corpo (quindi non le vostre cellule biologiche) e di conseguenza eliminarle.
Presso la Divisione di Epidemiologia Molecolare nel Dipartimento di Pediatria nell'Università di Medicina di Minato-Ku a Tokyo, il dottore Mitsuyoshi Urashima ha condotto un esperimento clinico su 334 bambini dividendoli in due gruppi, al primo gruppo sono stati somministrati 1.200 IU al giorno di vitamina D3, al secondo gruppo invece è stato propinato un farmaco blando.
Il secondo gruppo di bambini trattati con un farmaco blando hanno contratto il virus influenzale, il primo gruppo di bambini trattati con la vitamina D, su 168 solamente 18 hanno contratto l'influenza. Il che sta ad indicare, che la vitamina D, ha salvaguardato la salute dei bambini, diminuendo il rischio di contagio del virus influenzale dell'8 per cento.
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