Lo dimostra uno studio osservazionale a lungo termine condotto in Svezia su 30.000 donne.
L’esposizione ai raggi del sole e la pelle chiara sono i principali determinanti per la produzione di vitamina D, ma anche fattori di rischio per il melanoma cutaneo. In uno studio ventennale condotto su 30.000 donne, alcuni ricercatori svedesi hanno studiato l’influenza dei raggi solari sulla mortalità per qualsiasi causa.
Per creare il quadro di riferimento inziale dello studio, le partecipanti hanno fornito ai ricercatori informazioni dettagliate sulle proprie abitudini di esposizione al sole. Gli scienziati hanno scoperto che la mortalità per qualsiasi causa era inversamente proporzionale alle abitudini di esposizione al sole. Nelle donne che evitavano di esporsi ai raggi solari il tasso di mortalità era il doppio di quello riscontrato nelle donne che trascorrevano gran parte del tempo al sole.
"Nel loro studio osservazionale, i ricercatori svedesi hanno dimostrato che evitare l’esposizione ai raggi solari incrementa la mortalità per qualsiasi causa. Nei Paesi dove la luce solare scarseggia, consigliare di proteggersi da o addirittura evitare l’esposizione ai raggi solari può persino costituire un rischio per la salute delle donne”, dichiara Ad Brand del Sunlight Research Forum (SRF).
ll Sunlight Research Forum (SRF) è un’organizzazione senza scopo di lucro con sede nei
Paesi Bassi, il cui intento è divulgare i risultati delle più recenti ricerche in campo medico e scientifico relative agli effetti sugli esseri umani di una moderata esposizione ai raggi UV.
Fonte in lingua originale:
L’esposizione alla luce solare sembra essere in grado di modificare i livelli di ossido nitrico a livello cutaneo e dilatare i vasi sanguigni, riducendo così la pressione arteriosa. Lo studio
Esporsi con regolarità e cognizione di causa alla luce solare permette di tenere a bada la pressione sanguigna. Foto: ©Photoxpress.com/NatUlrich
Il sole fa bene o il sole fa male? Il quesito appare come l’antico dilemma shakespeariano. Alcune ricerche, infatti, lo ritengono pericoloso; altre ne sostengono il suo effetto salutare. E’ evidente che la differenza di conclusioni probabilmente risiede nella quantità di esposizione. D’altronde, questo è valido per qualsiasi medicamento.
A sostenere l’effetto positivo questa volta sono i ricercatori britannici, i quali ritengono che siano piccole quantità di ossido nitrico (NO) a fare la differenza. Queste, infatti, secondo Martin Feelisch – professore di medicina sperimentale presso l’Università di Southampton – vengono trasferite alla pelle e in seguito alla circolazione sanguigna, riducendo il tono dei vasi sanguigni. La conseguenza sarebbe un miglioramento della pressione arteriosa e un’ovvia riduzione del rischio di infarto e ictus.
Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno arruolato 24 volontari esposti ai raggi ultravioletti UVA per mezzo di lampade abbronzanti. Ogni sessione durava mediamente 20 minuti e in totale sono state eseguite due sedute. Vi era, però, una piccola differenza tra una e l’altra: nella prima, infatti, le lampade emettevano anche calore, nella seconda solo UVA.
«L’ossido nitrico insieme con i suoi sottoprodotti, conosciuti per essere abbondanti nella pelle, è coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna – sottolinea Feelisch – Quando sono esposti alla luce del sole, piccole quantità di NO vengono trasferite dalla pelle alla circolazione, abbassando il tono dei vasi sanguigni, e riducendo il rischio di infarto e ictus».
I risultati dello studio, oltre a ciò, sembrano suggerire che l’esposizione agli UVA sia in grado di alterare i livelli di metaboliti dell’ossido nitrico, senza per questo cambiare negativamente le quantità di vitamina D presenti in una persona.
«Questi risultati sono significativi per il dibattito in corso sui potenziali benefici per la salute del sole – aggiunge Feelisch – Evitare un’eccessiva esposizione è fondamentale per prevenire il cancro della pelle, ma non farlo completamente potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Crediamo che l’NO dia un importante contributo finora trascurato per la salute cardiovascolare. Negli studi futuri intendiamo verificare se gli effetti valgono in un ambiente più cronico e individuare nuove strategie nutrizionali mirate a massimizzare la capacità della pelle di immagazzinare NO e consegnarlo alla circolazione in modo più efficiente».
Insomma, il sole fa bene, sempre se l’esposizione è graduale e moderata. Come sempre, la Natura possiede gran parte delle soluzioni per la nostra salute.
Fonte della notizia: http://www.lastampa.it/2014/02/18/scienza/benessere/lipertensione-si-riduce-con-il-sole-BTZro1CGHGDBM2a9iF56dO/pagina.html
Gli scienziati hanno dimostrato che la luce solare protegge il cuore , aiutando a liberare depositi naturali di ossido di azoto nella nostra pelle .
( lifePR ) ( Veldhoven , 2014/01/30 ) In tempi primordiali , gli esseri umani hanno speso la metà di ogni giornata all'aria aperta sotto il sole. Ma gli stili di vita al giorno d'oggi moderni significa che sempre più persone passano ore rinchiusi in ambienti interni con luce artificiale . E in cima a questo , siamo cauti di ottenere troppo sole a causa di avvertimenti sui pericoli del cancro della pelle . Ma evitando la luce solare significa anche noi lasciamo sfuggire i suoi benefici per la salute . Questo può avere conseguenze di vasta portata per la nostra salute .
Un gruppo di ricerca guidato dal dermatologo dottor Richard Weller hanno dimostrato che troppo poco la luce del sole è un male per la nostra salute cardiovascolare . In inverno - in particolare nelle latitudini settentrionali - c'è un chiaro aumento dei tassi di insufficienza cardiaca , infarti e ictus . Ciò è dovuto al fatto che la luce solare deve percorrere per terra attraverso uno strato di atmosfera molto più spessa e nel processo perde molta della sua radiazione ultravioletta . Ma proprio questi raggi ultravioletti che attivano la produzione della molecola di segnalazione ossido nitrico nella nostra pelle . Questa molecola ha un effetto positivo sulla nostra salute cardiovascolare . L'ossido nitrico dilata i vasi sanguigni , regola la pressione sanguigna e migliora il flusso di sangue al cuore .
"Gli effetti positivi della luce solare sulla salute non sono ancora state accuratamente studiato. , Ma numerosi studi hanno dimostrato che una moderata esposizione alla luce solare è un bene per la nostra salute generale , compresi i nostri sistemi cardiovascolare . In inverno , quando il sole è molto debole alle latitudini settentrionali , è una buona idea per visitare un solarium ", spiega ad Brand of the Sunlight Research Forum ( SRF ) .
Videointervista(in italiano) al Dr.Holick, il maggior specialista al mondo sulla vitamina D (6-2009)
Michael Holick, professore di medicina, fisiologia e biofisica, direttore del Centro di Ricerca di Medicina e della “Clinica per la Salute delle Ossa” al Boston University Medical Center, autore del libro “The UV Advantage” e del più recente "The Vitamin D Solution"
I suoi siti web:
www.vitamindhealth.org
www.DrHolick.com
Il New York Times ha scritto di lui:
LA GENTE DOVREBBE AVERE L'OPPORTUNITÀ DI SFRUTTARE LE INTUIZIONI DEL DOTT. HOLICK SENZA ULTERIORE RITARDO