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Messaggio di "2011" giugno

Stretta sulle lampade abbronzanti in arrivo il divieto per i minori

Dopo i recenti divieti negli Stati Uniti e in Inghilterra, anche l'Italia interviene per limitare la tintarella artificiale con un decreto legislativo che vieta i raggi UV a chi ha meno di18 anni.
Anche l'Italia si prepara a disciplinare per legge il settore dei centri per la tintarella artificiale. Dopo Stati Uniti e Inghilterra, anche nel nostro paese arriverà presto il divieto delle lampade abbronzanti per i minori di 18 anni.

I lettini e i solarium con raggi ultravioletti utilizzati per dorare artificialmente il corpo dovranno possedere specifiche caratteristiche di sicurezza. Le nuove regole saranno contenute in una delle schede tecnico-informative allegate al regolamento predisposto dai ministeri della Salute e dello Sviluppo economico (che ha già firmato il provvedimento, mentre si attende la controfirma del ministro Ferruccio Fazio). Più che di regole, in realtà, si tratta di indicazioni, dal momento che il decreto non prevede sanzioni per chi non le rispetta.

Nel capitolo su «modalità di esercizio e di applicazione» vengono indicati una serie di divieti. L’irradiazione di raggi ultravioletti non potrà essere somministrata, oltre che ai minorenni, a donne in stato di gravidanza, a persone che soffrono o hanno sofferto di neoplasie acute e a persone che non si abbronzano o che si scottano facilmente al sole.

Il decreto è rivolto ai centri estetici (è infatti il regolamento attuativo della legge 1/90, atteso da ben 21 anni) ed elenca, tra l’altro, le attrezzature che possono essere adoperate nei centri. Banditi gli apparecchi anti cellulite (tecnica della cavitazione 1) e per il foto ringiovanimento a luce pulsata, mentre sono ammessi luce pulsata e laser per la depilazione.

Di tutte queste precauzioni e indicazioni, allo stato attuale, difficilmente si fa menzione nei centri solari o estetici, in palestre e beauty farm. Lo dimostra una recente inchiesta di Altroconsumo, che ha visitato "anonimamente" 50 centri abbronzanti in 8 grandi città italiane (Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma, Palermo, Torino, Venezia), con l'aiuto di giovani collaboratrici rigorosamente non abbronzate e di carnagione chiara.

Le finte "clienti" hanno verificato il comportamento, le informazioni e i consigli forniti dal personale che lavorava nei solarium, e il risultato non è stato positivo: pochissimi chiedono alla cliente se sta assumendo farmaci, se prende la pillola, se utilizza cosmetici; quasi nessuno si informa sul grado di sensibilità della pelle al sole, solo la metà fornisce gli occhialini indispensabili per proteggere gli occhi dai raggi, troppo pochi sconsigliano l’uso delle lampade ai minori.

Articolo La Repubblica 6 Maggio 2011
http://www.sun-service.org/files/Artrep18anni.pdf

Il Ministro Fazio oggi ha firmato il decreto definitivo per le apparecchiature dell’estetista

Punto Estetico Rimini 11 maggio 2011 - Dopo 21 anni oggi il ministro Fazio ha posto l’ultima firma sul decreto interministeriale che approva definitivamente le schede tecniche per le apparecchiature dell’estetista art. 10 legge 4 gennaio 1990 n.1.

Finalmente con questo decreto gli estetisti e i loro clienti sapranno quali apparecchiature sono consentite nei centri estetici e soprattutto si sapranno le caratteristiche tecniche, i modi di applicazione e cautele d’uso.
Quindi no a cavitazione e no a foto ringiovanimento.
Si a ultrasuoni ad alta frequenza, si a laser per epilazione si a luce pulsata per epilazione si all'elettrodepilatore ad ago, oltre a molte altre apparecchiature.
La notizia più risonante è che ci saranno dei divieti molto importanti per le lampade abbronzanti e precisamente:
Prima del trattamento, il soggetto deve essere informato sugli effetti nocivi dell’esposizione a raggi UV.
Dovranno inoltre, allo stesso scopo, essere esposti appositi cartelli in maniera ben visibile, nelle immediate vicinanze delle apparecchiature, nei quali siano fornite precise indicazioni relative al rischio di effetti nocivi per la salute degli utilizzatori, e che ne è sconsigliata l'utilizzazione, in particolare a coloro che appartengono alle seguenti categorie:
• Soggetti con un elevato numero di nevi (> 25).
• Soggetti che tendono a produrre lentiggini.
• Individui con una storia personale di frequenti ustioni solari in età infantile e nell'adolescenza.
• Persone che assumono farmaci. In questo caso, si dovrebbe chiedere il parere del medico curante per
appurare se essi possano aumentare la propria fotosensibilità agli UV.
Queste indicazioni vanno chiaramente esposte insieme alle seguenti raccomandazioni:
• Non si espongano soggetti che non si abbronzano o che si scottano facilmente alla esposizione naturale al sole (fototipo I e II)
• Non esporsi al sole per 48 ore dopo una seduta abbronzante
• Indossare gli occhialetti protettivi
• Non si espongano soggetti con la pelle danneggiata dal sole.
• Non si espongano persone che soffrono di eritema solare
• Non si espongano persone che soffrono o che hanno in precedenza sofferto di neoplasia cutanea o che hanno
una familiarità per neoplasie cutanee
L’uso di apparecchiature che emettano anche UV-B richiede particolari precauzioni d’uso e la valutazione della dose cumulativa a cui il soggetto è stato esposto
L’utente deve essere fornito di una scheda personale che riporti la dose assorbita sia di UV-A sia degli eventuali UV-B.
Non utilizzare in soggetti con patologie dermatologiche che possono essere aggravate dall’esposizione ad UV.
Togliersi le eventuali lenti a contatto prima di sottoporsi al trattamento.
Come per qualsiasi altro apparecchio elettrico, usare estrema prudenza con l’acqua.
Non utilizzare mai l’apparecchio in un ambiente molto umido.
Non far mai arrossare la pelle.
E’ proibito l’utilizzo delle apparecchiature abbronzanti a:
- minori di 18 anni
- donne in stato di gravidanza
- soggetti che soffrono o hanno sofferto di neoplasie della cute
- soggetti che non si abbronzano o che si scottano facilmente all’esposizione al sole.
L’utilizzo delle apparecchiature è esclusivo per fini estetici e non terapeutici. Non devono essere pertanto vantati effetti
benefici.
L’irradianza efficace eritemale degli apparecchi non deve essere superiore a 0,3 W/m2.
Questo è il primo grande passo vero la professionalizzazione dell'estetista, difattti, prima di far sottoporre ad una semplice lampada abbronzante il suo cliente, deve riconoscerne la pelle con un'anamnesi accurata e attenta.
Questo vuol dire che l'estetista è una vera professionista e non più un'artigiana.

Comunicato Stampa:
http://www.sun-service.org/files/Comunicato%20stampa%20decreto%20apparecchiature%202011.pdf

Scarica il decreto completo:
http://www.sun-service.org/files/decreto_completo.pdf

Nuovi limiti di emissioni per solarium di qualsiasi marca

Quali apparecchiature possono essere utilizzate nei centri di estetica? Queste ed altre disposizioni sono state recentemente regolamentante da un nuovo Decreto ministeriale e non decreto legge* come letto in alcune lettere di altre aziende firmato l’11 Maggio che limita anche l’utilizzo di apparecchiature abbronzanti per un’emissione massima di 0.3 W /mq.
Non lasciatevi prendere dal panico e non fate spese assurde e azzardate lasciandovi influenzare dai produttori.
E' vero che solo il produttore può rilasciare una certificazione della macchina, ma quello che conta non è la certificazione della macchina, ma bensì un certificato di irradianza rilasciato da aziende qualificate del settore che certifichi dopo avere rilevato le dovute misurazioni con strumento idoneo a tale scopo che la vostra apparecchiatura rientri nella normativa dello 0,3W/mq anche dopo opportune modifiche tecniche come: Cambio lampadine o tubi, lastre acriliche,filtri BLU e alimentatori.

In sostanza alle USL/ARPA competenti interessa solo che l' emissione delle vostre macchine non superi lo 0,3W/mq e che sia stata certificata con gli strumenti idonei a tale verifica da personale qualificato del settore.

Se siete interessati ad un contatto per questo tipo di controllo e consulenza potete scrivere all’indirizzo info@sun-service.org o contattarmi personalmente a questo numero di cellulare Giovanni Zambetta 3385233332.

*Vi rimando a questo articolo sulla differenza tra un Decreto ministeriale e un decreto legge:
http://www.sun-service.org/files/differenza_tra_decreto.pdf

Occhialini di protezione UV

Durante l'esposizione in un solarium posso tenere le lenti a contatto ed è veramente cosi importante indossare occhiali di protezione?

Per poter proteggere la pelle intorno agli occhi, particolarmente sensibile, è importante indossare durante l'esposizione degli occhiali di protezione che non fanno passare i raggi UV.
Potrete chiedere gli occhiali di protezione al personale del Centro abbronzatura.
Soggetti che hanno subito un'operazione agli occhi devono assolutamente indossare degli occhiali di protezione.

Se si tengono gli occhi chiusi e si indossano occhiali di protezione, i raggi UV non possono penetrare nell'occhio o nel cristallino. Il calore presente nel solarium può però provocare una leggere secchezza agli occhi. I portatori di lenti a contatto devono pertanto utilizzare un collirio raccomandato dall'oculista.

Differenza tra UVA e UVB

Qual è la differenza tra UV-A e UV-B?

Anche piccole quantità di UV-B stimolano la produzione di melanociti. Di conseguenza si formano più cellule che producono pigmenti. UV-A e l'ossigeno presente nel sangue fanno si che questi corpuscoli pigmentati si iscuriscano. Grazie a questo processo si ottiene un'abbronzatura duratura ed un'importante protezione alle radiazioni.