L’esposizione alla luce solare sembra essere in grado di modificare i livelli di ossido nitrico a livello cutaneo e dilatare i vasi sanguigni, riducendo così la pressione arteriosa. Lo studio
Esporsi con regolarità e cognizione di causa alla luce solare permette di tenere a bada la pressione sanguigna. Foto: ©Photoxpress.com/NatUlrich
Il sole fa bene o il sole fa male? Il quesito appare come l’antico dilemma shakespeariano. Alcune ricerche, infatti, lo ritengono pericoloso; altre ne sostengono il suo effetto salutare. E’ evidente che la differenza di conclusioni probabilmente risiede nella quantità di esposizione. D’altronde, questo è valido per qualsiasi medicamento.
A sostenere l’effetto positivo questa volta sono i ricercatori britannici, i quali ritengono che siano piccole quantità di ossido nitrico (NO) a fare la differenza. Queste, infatti, secondo Martin Feelisch – professore di medicina sperimentale presso l’Università di Southampton – vengono trasferite alla pelle e in seguito alla circolazione sanguigna, riducendo il tono dei vasi sanguigni. La conseguenza sarebbe un miglioramento della pressione arteriosa e un’ovvia riduzione del rischio di infarto e ictus.
Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno arruolato 24 volontari esposti ai raggi ultravioletti UVA per mezzo di lampade abbronzanti. Ogni sessione durava mediamente 20 minuti e in totale sono state eseguite due sedute. Vi era, però, una piccola differenza tra una e l’altra: nella prima, infatti, le lampade emettevano anche calore, nella seconda solo UVA.
«L’ossido nitrico insieme con i suoi sottoprodotti, conosciuti per essere abbondanti nella pelle, è coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna – sottolinea Feelisch – Quando sono esposti alla luce del sole, piccole quantità di NO vengono trasferite dalla pelle alla circolazione, abbassando il tono dei vasi sanguigni, e riducendo il rischio di infarto e ictus».
I risultati dello studio, oltre a ciò, sembrano suggerire che l’esposizione agli UVA sia in grado di alterare i livelli di metaboliti dell’ossido nitrico, senza per questo cambiare negativamente le quantità di vitamina D presenti in una persona.
«Questi risultati sono significativi per il dibattito in corso sui potenziali benefici per la salute del sole – aggiunge Feelisch – Evitare un’eccessiva esposizione è fondamentale per prevenire il cancro della pelle, ma non farlo completamente potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Crediamo che l’NO dia un importante contributo finora trascurato per la salute cardiovascolare. Negli studi futuri intendiamo verificare se gli effetti valgono in un ambiente più cronico e individuare nuove strategie nutrizionali mirate a massimizzare la capacità della pelle di immagazzinare NO e consegnarlo alla circolazione in modo più efficiente».
Insomma, il sole fa bene, sempre se l’esposizione è graduale e moderata. Come sempre, la Natura possiede gran parte delle soluzioni per la nostra salute.
Fonte della notizia: http://www.lastampa.it/2014/02/18/scienza/benessere/lipertensione-si-riduce-con-il-sole-BTZro1CGHGDBM2a9iF56dO/pagina.html