Un nuovo studio ha trovato che bassi livelli di vitamina D, sono associati con l'incapacità di eseguire attività fisiche ordinarie della vita quotidiana.
AMSTERDAM - Ricercatori olandesi hanno studiato due gruppi di persone anziane - uno di 725 uomini e donne di età compresa tra 55 a 65 anni, e un altro di 1.237 più di 65 anni - per vedere se potevano camminare su o giù per una scala di 15 gradini, vestirsi e svestirsi, alzarsi da una posizione seduta, tagliare le unghie dei piedi, camminare senza aiuto per cinque minuti, e utilizzare la propria auto o mezzi pubblici.
Poi hanno fatto gli esami del sangue per controllare i livelli di vitamina D.
Dopo il controllo, comparando i fattori: età, l'attività fisica e malattie croniche, hanno scoperto che in entrambi i gruppi, un livello di vitamina D al di sotto di 20 nanogrammi per millilitro è stato associato ad un aumento del numero di disabilità rispetto a quelli con un livello normale (superiore a 30). Lo studio è stato pubblicato online sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.
L'autore principale, il dott. Evelien Sohl del VU University Medical Center di Amsterdam, ha detto che lo studio non dimostra che bassi livelli di vitamina D siano l’unica causa di disabilità. «Forse integratori di vitamina D potrebbero essere di beneficio», ha detto: «Prima di poter affermare l’assoluta certezza di questo, dobbiamo testare in studi randomizzati e controllati.»